L'evoluzione della comunicazione politica può essere letta alla luce dei cambiamenti nelle campagne elettorali
Gli obiettivi di questa mini lezione sono:
1) definire la comunicazione politica
2) osservare l'evoluzione delle campagne elettorali
**Lezione 2 di 15 della serie «Comunicazione politica e media» in pubblicazione (estate 2014)**
Domande @PieroZilio con #PilloleComPol
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La comunicazione politica odierna non
è tutta di «terza generazione»
Gli elementi di ciascuna fase si
adattano e sovrappongono al nuovo,
senza scomparire
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I partiti sono radicati
• nel territorio
• nelle coscienze degli elettori
I principali canali di comunicazione sono:
• stampa di partito
• rete di volontari
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Le identità sociali si riflettono nelle
appartenenze politiche
I cittadini confermano questo legame
premiando sempre lo stesso partito alle
elezioni (voto di appartenenza)
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La mobilitazione del proprio
elettorato è l’obiettivo delle campagne
elettorali pre-moderne
In questa fase, la comunicazione
politica rinforza gli atteggiamenti già
presenti nell’elettorato, senza puntare a
modificarli
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I contenuti sono di tipo ideologico, su
temi cari alla classe dirigente del partito
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La campagna elettorale pre-moderna si
basa sulla comunicazione diretta dei
candidati con gli elettori (es. comizi)
Un altro elemento caratteristico di
questa fase è l’azione capillare dei
volontari sul territorio (es. porta a
porta, volantinaggio, manifesti)
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Nel 1975 il controllo
delle reti RAI passa
dal Governo al
Parlamento
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In Italia i mass media agiscono come
strumenti di «incapsulamento»,
proponendo una comunicazione
politica televisiva difficilmente
riconducibile a logiche «di massa»
Le preferenze politiche condizionano
infatti l’esposizione degli italiani a
determinati canali radio-TV
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A partire dagli anni ‘60 si manifesta un
progressivo indebolimento della
relazione fra appartenenza sociale e
voto
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Come conseguenza, le campagne
elettorali cominciano a dipendere in
misura crescente dalla persuasione
degli elettori del «centro» politico,
disponibili a votare per partiti diversi
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La persuasione degli elettori indipendenti
diventa l’obiettivo delle campagne
elettorali moderne (voto d’opinione)
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È sempre più necessario ricorrere ai
sondaggi per comprendere gli
orientamenti dell’elettorato moderato
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Con il diffondersi dei mass media e dei
modelli di comunicazione di massa, TV,
radio e giornali cominciano ad essere
usati al posto delle strutture di partito per:
• creare nuove forme di identità politica
• mantenere le relazioni con l’elettorato
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Più elettori si raggiungono con i mass
media, più diminuisce il loro
coinvolgimento
Aumentano i costi della comunicazione
politica (spazi pubblicitari, sondaggi, …)
Si riduce l’affluenza elettorale si
riduce
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Data l’ampiezza e la diversità del
pubblico radio-televisivo, anche i
programmi condividono con i partiti
l’esigenza di intercettare i gusti del
«centro» generalista
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I contenuti della comunicazione
diventano più sfumati e sintetici
(slogan, sound bites, …)
Per mantenere alto il livello di interesse
e attenzione, i media concentrano
l’attenzione sulle persone più che sui
partiti
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Il voto di opinione richiede persone e
non partiti
Data la crescente dipendenza dal
sistema dei media, i partiti si adattano
alle logiche radio-televisive
(protagonismo dei singoli candidati,
tempi e registro dei contenuti, …)
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La figura centrale del partito non è più
l’attivista, ma il professionista della
comunicazione
Per garantire un’immagine coordinata,
le campagne elettorali centralizzano
l'attività di comunicazione e il ruolo dei
volontari si riduce
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Anni ’80
Progressiva affermazione della logica
dei media su quella dei partiti
Anni ‘90
Crollo dei partiti e ingresso in politica di
Silvio Berlusconi, principale
imprenditore televisivo del paese
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Silvio Berlusconi
«Ciò che vogliamo fare [di
Forza Italia] è una libera
organizzazione […] di tipo
totalmente nuovo: non
l’ennesimo partito»
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Obiettivo della prima campagna
elettorale moderna italiana
Trasferire la buona reputazione
imprenditoriale di Berlusconi sul piano
politico, senza però connotarlo come
appartenente alla classe politica italiana
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Tono e registro della prima campagna
elettorale moderna italiana
Comunicazione emotiva e passionale per:
1. contrastare le critiche razionali
(bilancio in passivo, P2, …)
2. differenziarsi
(rispetto alla comunicazione razionale del PDS)
3. adeguarsi al medium televisivo
(che richiede pathos e «colore»)
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Reazione alla prima campagna
elettorale moderna italiana
La reazione iniziale della sinistra è stata il
rifiuto di riconoscere in Berlusconi un
rivale, in quanto estraneo al sistema dei
partiti e a quello politico tradizionale
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Il rifiuto e l’atteggiamento supponente è
tornato con la comparsa di un nuovo
soggetto politico non convenzionale, che
ha marcato il passaggio in Italia ad una
nuova fase della comunicazione politica…
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Alla persuasione degli elettori moderati,
la campagna elettorale post-moderna
aggiunge l’obiettivo di mobilitare (o
smobilitare) gli indecisi
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Elettorato
L’elettore mette continuamente in
discussione e rielabora la propria
identità politica
Media
Il sistema dei media si espande grazie
a nuovi strumenti e si rivolge a nuovi
audience di nicchia
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La comunicazione politica post-moderna:
• differenzia i messaggi destinati alle varie
nicchie di interlocutori (frammentazione
del pubblico)
• valorizza tutti gli strumenti di
comunicazione (mainstream e alternativi)
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Nuovi spazi di comunicazione
riducono l’importanza dei media
istituzionali e mainstream
Come conseguenza dell’imposizione di
logiche diverse (media mainstream vs
alternativi), cresce la conflittualità fra
giornalisti e politici
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Ridefinizione dei «temi» politici
Espansione del contenuto politico a
tematiche di cultura popolare
Moltiplicazione delle agende di
discussione
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Nella fase post-moderna opinioni e
identità si formano per scelta e non per
fedeltà
I legami politici non scompaiono: si
trasformano in relazioni che devono
essere continuamente riconfermate
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Le campagne elettorali post-moderne
operano in un contesto di sfiducia nei
confronti di personaggi politici e
istituzioni
Il disprezzo per la «casta» e la
conseguente esaltazione dell’uomo
comune è un atteggiamento diffuso
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Un elemento positivo della
comunicazione politica post-moderna è il
tentativo di recupero di pratiche legate a:
• dimensione locale
• interazione
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La comunicazione interpersonale acquista
nuova importanza come reazione
all’aumento dei messaggi/media, in quanto:
• gestibile sui social media
• più efficace per stimolare la
partecipazione
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Alcune elezioni locali sono caratterizzate
da elementi tipici delle campagne
elettorali post-moderne
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La comunicazione politica post-moderna
si basa su presenza nel territorio, dialogo
e supporto dei volontari
Si incrina il ruolo delle inserzioni
pubblicitarie per acquisire grande visibilità
mediatica sui canali mainstream
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Il nuovo leader è un «mediatore» capace
di ascoltare e sfruttare i media digitali per
promuovere la partecipazione attraverso
iniziative basate sul contributo dei cittadini
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In Italia…
• è difficile ampliare la mobilitazione locale
su scala nazionale
• la TV detiene un ruolo storicamente forte
nella «dieta» informativa degli elettori
• la legge elettorale non prevede collegi
uninominali e voto di preferenza
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Nasce una nuova forma di attivismo
politico da parte di chi, pur non facendo
parte di un partito, svolge attività di
campagna online e offline…
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Il movimento 5 stelle va
oltre: non si presenta
come un partito nuovo,
ma come un non-partito
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Comunicazione come strumento
organizzativo e non esclusivamente
promozionale
Rifiuto dei mass media tradizionali (TV)
Rapporto interpersonale con i cittadini
sviluppato sul web e direttamente nelle
piazze
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MeetUp.com come strumento
organizzativo pre-M5S
Meta-organizzazione capace di
aggregare persone e agevolare il
coordinamento dei gruppi
Chiunque può fondare o iscriversi a un
gruppo locale, basato su un interesse
specifico
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L’iscrizione al M5S equivale all’iscrizione al
sito web
In questo modo il M5S si garantisce il
controllo su un canale di comunicazione
che non richiede di adeguarsi a logiche e
contenuti dei media mainstream
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Pre-moderne Moderne Post-moderne
Attori chiave Partiti Media Elettori
Stile Propaganda Pubblicità Populismo
Elettorato Fedele Disilluso Ostile
Obiettivi
Mobilitazione
base elettorale
Persuasione
moderati
Mobilitazione
indecisi
Media
Stampa di partito,
porta a porta
Spot su mass
media
TV e social media
Organizzazione
Locale e
decentrata
Nazionale e
professionale
Ibrida
Durata Breve Lunga Permanente
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