Per un lungo periodo si è studiata la comunicazione in funzione della sua capacità di influenzare le «masse»... È arrivato il momento di liberarci da questo imprinting pericoloso.
Gli obiettivi di questa mini lezione sono:
1) conoscere le teorie di comunicazione
2) saperle applicare alla politica
**Lezione 1 di 15 della serie «Comunicazione politica e media» in pubblicazione (estate 2014)**
Domande @PieroZilio con #PilloleComPol
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Nonostante tutto, il mito dello «spin doctor »
è duro a morire
Il consulente di comunicazione politica
che sa manipolare le informazioni e
imprimere alla notizia un effetto
curvo da palla da baseball… e fa strike
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Il termine spin doctor è
stato coniato nel 1984 dal
giornalista americano
William Saphire
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Si tratta di una definizione riduttiva e
pericolosa della comunicazione politica,
che enfatizza gli aspetti di manipolazione
e costruzione delle notizie
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In questi tempi bui i destinatari sono stati
considerati semplici burattini nella mani
di potenti persuasori occulti
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I presupposti della manipolazione sono
due…
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Anni ‘40: Ago Ipodermico (Bullet Theory)
I media sono talmente potenti da riuscire a
«iniettare», colpendo dritti al cervello,
qualsiasi tipo di messaggio persuasivo
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L’impostazione militare è stata talmente
significativa che ancora oggi si parla di
«target» per riferirsi ai destinatari e
«campagne» per le azioni di
comunicazione
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I «target» dovrebbero
diventare «interlocutori»,
per dar conto del ruolo
attivo e sempre più paritario
di chi è coinvolto nella
comunicazione politica
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La «campagna» dovrebbe
essere «agricola», per
sottolineare la necessità di
coltivare rapporti di
fiducia che danno frutti nel
medio e lungo periodo
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Oggi la condizione di partenza, almeno
sulla carta, è l’opposto: sui nuovi
media tutti possono far sentire la
propria voce
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L’approccio iniziale ha tuttavia
influenzato pesantemente la ricerca sui
mezzi di comunicazione, costituendo la
base per lo sviluppo di nuove teorie
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Percettiva
Il sistema di credenze dell’individuo
non cambia grazie alla comunicazione.
Ma è possibile cambiare la percezione
di un oggetto
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Coerenza cognitiva
Il cambiamento si manifesta solo se la
persuasione:
1. crea una crisi cognitiva
2. fornisce la soluzione per risolvere questa
incoerenza
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Fare qualcosa contrario al proprio sistema
di credenze crea disagio cognitivo
Questo disagio si riduce modificando
alternativamente il proprio:
• comportamento
• sistema di credenze
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Quando la volpe ha capito di non poter
afferrare l’uva ha cambiato il proprio sistema
di credenze: l’uva è diventata «cattiva» per
giustificare il nuovo comportamento («non
voglio più mangiare l’uva»)
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La comunicazione è vista inizialmente
come una sequenza codificata di azioni
per lo scambio di informazioni attraverso
un codice e un canale condiviso
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62. Modello Shannon & Weaver
Il canale è un mezzo fisico che rende
possibile la trasmissione del messaggio
La comunicazione si articola in due fasi:
codifica e decodifica del messaggio
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Flusso a due fasi
Negli anni ’40 e ’50 Lazarsfeld propone un
modello di influenza indiretto con cui i
mass media influenzano dapprima gli
opinion leader, che a loro volta
raggiungono il grande pubblico
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Si tratta di un modello di comunicazione più
complesso, ma ancora vincolato ad una
concezione lineare degli effetti che ha
molto in comune con la Bullet theory
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Un buon comunicatore valuta sempre
l'impatto dei media sulla base dei
criteri con cui ciascun mezzo
«organizza» la comunicazione
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La tecnologia utilizzata per comunicare
è il primo vero messaggio
Se la Televisione «comunica» in
partenza un modello unidirezionale, in
cui una sola emittente concentra il
potere e comunica in maniera
indifferenziata ad una massa di
spettatori…
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«Ho progettato il web per
uno scopo sociale,
permettere alle persone di
collaborare, e non come
giocattolo tecnico»
Tim Berners-Lee
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La comunicazione è un processo
inclusivo e partecipativo basato su un
rapporto di fiducia e scambio
reciproco
Comunicare = Costruire solide relazioni
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