Fra le fonti di informazione politica hanno un forte peso le discussioni con parenti e amici, mentre è quasi ininfluente la partecipazione alle manifestazioni dei partiti.
Gli obiettivi di questa mini lezione sono:
1) identificare i principali media di informazione politica in Italia
2) osservare eventuali differenze di fruizione mediatica per orientamento politico
**Lezione 4 di 15 della serie «Comunicazione politica e media» in pubblicazione (estate 2014)**
Consumo mediatico e comunicazione politica in Italia
1.
2. /382
Gli obiettivi di questa mini lezione sono:
• identificare i principali media di
informazione politica in Italia
• osservare eventuali differenze di
fruizione mediatica per orientamento
politico
6. /386
Questa mini lezione non dà giudizi di valore
sulle idee politiche
Eventuali opinioni sulle scelte di
comunicazione sono segnalate:
7. /387
I dati sono tratti dal CENSIS, ed in particolare
• Italy Today. Social picture and trends
2013
• 11 rapporto sulla comunicazione
• Il primato dell’opinione nella
comunicazione orizzontale
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La visione della politica promossa dai
media mainstream rimanda spesso allo
star system:
• protagonismo del singolo
• linguaggio basato su toni forti
• retorica dello scontro permanente
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La TV ha infatti favorito la personalizzazione
della politica e la spettacolarizzazione dei
contenuti
Le qualità personali del candidato sono
diventate contenuto di proposta politica e
uno degli elementi centrali della
comunicazione politica sui media
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16. /38
Anche nella stampa ha prevalso un
processo di personalizzazione della
politica
Oggi la stampa fa sempre più opinione e
meno cronaca rispetto al passato,
irrompendo nell’arena competitiva dei
candidati
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17. /38
I giornalisti diventano gli ospiti principali,
nella veste di opinionisti, delle trasmissioni
televisive di approfondimento politico
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18. /38
Anche se cerca legittimazione nei giornali,
la TV tenta inoltre di incorporare un nuovo
e potenziale competitor: Twitter
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L’occhiolino televisivo verso i social media
nasce fra l’altro…
• per rispondere alla crescente domanda di
coinvolgimento e partecipazione
• perché la retorica del nuovo e la
«notiziabilità» dei social media sono quasi
sempre un contenuto interessante
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Fonte: Censis/Ucsi (Rapporto comunicazione 2013)
14-29 anni 30-44 anni 45-64 anni 65 e oltre
75,0% TG 87,1% TG 89,5% TG 92,8% TG
71,0% Facebook 66,3% Motori ricerca 61,7% GR 52,1% GR
65,2% Motori ricerca 62,4% GR
52,7% YouTube 51,8% Facebook
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Il telegiornale resta il minimo comune
denominatore in tutte le fasce d'età
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I più giovani sono orientati verso una
informazione molto personalizzata:
costruiscono da sé il proprio palinsesto
Quasi 1 italiano su 10 usa internet per
partecipare alla vita politica/civile del
paese
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27. /38
La sfiducia nella politica ha raggiunto
picchi elevatissimi, e si attribuisce un
basso grado di credibilità ai media
Nonostante tutto, la TV mainstream resta
il principale mezzo utilizzato dalla
maggioranza degli italiani per informarsi
sull’offerta politica
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Soprattutto per gli under 30 le strategie di
adattamento ai media digitali sono
improntate al disincanto
L’integrazione dei mezzi determina
l’assenza di una vera e propria gerarchia:
le notizie apprese da un TG valgono
quanto quelle trovate con Google o su
Facebook
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Fra le fonti di informazione politica, risulta
quasi ininfluente la partecipazione diretta
alle manifestazioni pubbliche dei partiti
Hanno invece un forte rilievo il
passaparola e le discussioni con parenti
e amici, soprattutto tra i giovani (tra i 18-
29enni il dato sale al 60,4%)
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Canale di informazione elettorale 2009 (EU) 2013 (Pol) Diff.
Telegiornali 69,3% 55,3% -14,0%
Programmi TV di approfondimento 30,6% 36,8% 6,2%
Giornali 25,4% 22,2% -3,2%
Confronto con parenti/amici 19,0% 43,9% 24,9%
Materiale di propaganda dei partiti 10,9% 9,0% -1,9%
TV all news 6,6% 16,2% 9,6%
Programmi radiofonici 5,5% 7,5% 2,0%
Siti internet dei partiti 2,3% 5,9% 3,6%
Manifestazioni pubbliche dei partiti 2,2% 4,0% 1,8%
Blog, forum, Facebook 2,1% 8,7% 6,6%
Fonte: Censis
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Canale di informazione elettorale PD PDL Grillo
Telegiornali 56,9% 65,7% 46,3%
Programmi TV di approfondimento 43,2% 40,2% 50,7%
Giornali 40,5% 40,3% 38,8%
Confronto con parenti/amici 32,7% 27,4% 15,4%
Materiale di propaganda dei partiti 17,4% 18,6% 14,2%
TV all news 9,4% 9,5% 7,5%
Programmi radiofonici 6,6% 5,2% 22,3%
Siti internet dei partiti 8,2% 5,6% 9,6%
Manifestazioni pubbliche dei partiti 4,7% 3,0% 10,6%
Blog, forum, Facebook, 7,8% 1,1% 6,8%
Fonte: Censis
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Il web si è proposto come il nuovo luogo
di aggregazione di contenuti, un potente
strumento al servizio della democrazia
Al crescere degli utenti web (20,1% degli
italiani nel 2001, 62,1% nel 2012) non si è
però ridotta la percentuale di voti non
espressi alle elezioni (+30,6% alle politiche
del 2013)
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PD PDL M5S
Si 53,3 35,6 69,0
No 46,7 64,4 31,0
Fonte: Censis
Cittadini che parteciperebbero attivamente
a referendum consultivi sul web su temi
rilevanti per la vita collettiva
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PD PDL M5S
Si 48,4 33,0 60,4
No 51,6 67,0 39,6
Fonte: Censis
Cittadini che si iscriverebbero a siti web
delle istituzioni (Governo, Parlamento,
Comune, ecc.) in cui esprimere il proprio
punto di vista su questioni politiche
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